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Profeti in patria: Antonio Cannavò, capitano e leader della Messana degli invincibili. Dove tutto è iniziato, dove tutto torna

Undici metri possono decidere una stagione — e l’umore dell’estate che ne segue.

Quella di Antonio Cannavò è una storia di resilienza e appartenenza: bomber di provincia, è tornato lì dove tutto era cominciato, nella sua Messina. Dopo aver segnato gol a grappoli con le maglie di Licata e Castrumfavara, e aver sfiorato il professionismo in una trattativa con l’ACR Messina a fine dicembre, ha scelto di ripartire da casa.

Dalla Messana — la matricola più antica della città — che nel novembre 2023 l’ha ingaggiato per tentare una disperata risalita nel campionato di Eccellenza.
La sua presenza ha portato in dote 27 punti nel girone di ritorno, ma quel rigore sbagliato nel playout contro la Leonzio, con la conseguente retrocessione, brucia ancora.

E allora il karma, nella vita come nel calcio — a detta sua — l’ha ripagato quest’anno. Perché nell’ultima gara di una stagione dominata in lungo e in largo, è proprio lui, dagli undici metri, a mettere la ciliegina sulla torta: il rigore decisivo, che resterà scritto nel firmamento della Messana degli invincibili.

La Messana del double, coppa e campionato. La Messana di uomini. Folli. Ma forti.

La Messana, proprio l’antico nome della città di Messina. Perché tutto è iniziato lì, tra le polveri di un campo di Bisconte, e alla fine, tutto torna.

Antonio Cannavò è il primo ospite della rubrica “Profeti in patria”, a cura di Claudio Costanzo e prodotta da We Sport, negli ambienti del Fabrik Avantgard Store.

Buona visione.

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