Non chiamatele outsider: Igea Virtus e Milazzo sono grandi protagoniste in Serie D
Splendido inizio di stagione delle due compagini che si candidano a recitare un ruolo di primo ordine in un girone I mai così equilibrato.
Sei giornate sono state mandate in archivio. Troppo poche per tracciare una linea definitiva ed esprimere dei giudizi netti. Eppure una prima idea su quanto stia esprimendo questo girone I di Serie D si può fare. Anzi appare abbastanza evidente quanto questa stagione possa essere interessante, ricca di colpi di scena e con un epilogo totalmente inaspettato. Un punto di partenza fondamentale che ci dà l’assist per questa analisi è rappresentato dalla classifica generale. Dalla vetta del girone, infatti, sino al nono posto di metà classifica le squadre sono racchiuse nell’arco di appena tre lunghezze.
Una graduatoria cortissima, quindi, che fotografa a pieno quanto l’equilibrio regni sovrano senza alcuna battistrada pronta alla fuga solitaria. A bocce ferme, prima dell’inizio ufficiale del campionato, nessuna squadra aveva dato segnali di poter monopolizzare questo girone I. Budget alla mano e secondo le aspettative ampiamente dichiarate, la Reggina era sicuramente la squadra in pole position. Nulla, però, è scontato quando di mezzo c’è il rettangolo verde come unico giudice assoluto. Per questo motivo mentre gli amaranto stentato, ci sono altre squadre che volano e stanno facendo molto bene. Tra queste spiccano, senza dubbio, Igea Virtus e Milazzo. Un segnale chiaro non solo a tutte le avversarie ma anche allo stesso territorio della provincia messinese. In un momento storico di grandissima difficoltà per il Messina, all’indomani di una liquidazione giudiziale, le realtà vicine stanno dimostrando come il calcio si possa fare anche con risorse non così importanti se sopperite da programmazione, idee e competenza.
La compagine barcellonese come quella mamertina, quindi, sono due realtà che fanno bene al nostro calcio. Una rinascita su larga scala non può dipendere da un “salvatore della patria” ma piuttosto da una visione a 360 gradi che possa coinvolgere tutto il territorio circostante e quindi provinciale. In attesa di conoscere il futuro del calcio in riva allo Stretto, però, la copertina di questa settimana la dedichiamo ad Igea Virtus e Milazzo. Entrambe reduci da due vittorie pesanti e tutt’altro che scontate, si sono calate perfettamente nella dimensione di questo campionato grazie ad un grande lavoro dietro le quinte. Oltre agli aspetti puramente societari con due piazze comunque esigenti verso le rispettive proprietà, l’ambito tecnico sta dando ampie garanzie e risposte. Sasà Marra e Gaetano Catalano sono due garanzie dentro e fuori dal campo. Esperienza e personalità li rendono due protagonisti perfetti alla guida dei barcellonesi e dei mamertini.
Poi, naturalmente, ci sono i calciatori che in campo stanno garantendo prestazioni e risultati che sono sotto gli occhi di tutti. L’Igea Virtus, dopo l’ultima giornata, è balzata in vetta alla classifica. Dodici punti conquistati, sei risultati utili consecutivi e nessuna sconfitta subita al pari del Savoia. Un primo posto meritatissimo per una squadra che ha l’attacco più prolifico del girone e delle individualità che fanno la differenza. Il successo per 1-2 contro il Gela è stata una prova di maturità evidente contro un avversario forte e costruito per vincere. In una classifica molto corta, come evidenziato in precedenza, il Milazzo ha solo tre punti di differenza. Il motivo va ricercato nell’unica sconfitta subita contro il Castrumfavara. Un KO di misura ampiamente superato con tre risultati utili consecutivi: 1-0 sulla Sancataldese, 1-1 a Vallo della Lucania contro la Gelbison ed il 2-1 sull’Athletic Palermo. Questo ultimo risultato, in una sfida tra neopromosse, ha certificato la forza di un gruppo ben allenato, coeso e che riesce a colmare il gap anche contro avversari che possono sembrare più forti sulla carta.
Lo scontro diretto si è già svolto con un 2-2 finale che non ha scontentato nessuno. Adesso è tempo di continuare a correre mantenendo la concentrazione sul campo senza alcun volo pindarico.

