Manciagli trascina Astro Pappottello all’esordio in Terza Categoria: “Siamo una squadra che vuole divertirsi”
Esordio da sogno per Astro Pappottello, new entry del campionato di Terza Categoria nata dalla fusione tra la formazione rugbistica Astropanda Social Project e i Pappottello Boys, team iscritto all’Uni Football League. Il percorso nei campionati dilettanstici è iniziato alla grande, complice il successo ottenuto per 2-0 ai danni del Roccavaldina.
Tra i protagonisti assoluti Raffaele Manciagli, che a pochi minuti dal novantesimo ha mandato il parziale sull’1-0 prima del raddoppio allo scadere di Falletta: “Siamo una buona squadra che vuole divertirsi. Il nostro obiettivo è arrivare sicuramente tra le prime cinque classificate anche se scendiamo in campo sempre per vincere. Alla vigilia della prima partita c’era un po’ di incertezza e abbiamo affrontato un avversario ben messo in campo. Fortunatamente siamo riusciti a vincere ma non è stato affatto facile”.
Per Manciagli non c’è una vera favorita, ma forse proprio Astro Pappottello può essere la sorpresa del Girone A. Nel weekend c’è già in programma una trasferta alle Eolie per i ragazzi di mister Previti, impegnati nel match contro Stromboli: “Credo che il campionato sia piuttosto equilibrato e noi voliamo bassi. Non credo ci sia una favorita indiscussa. Mi hanno parlato bene di Pellegrino anche se ho visto giocare San Paolino Indipendente e Castanea e sono due belle squadre. Ammiro tanto il Torregrotta Under 21, una squadra di giovani che è anche un esempio da seguire”.
Il passaggio ad Astro Pappottello ha comportato anche un cambio di ruolo per Manciagli, che da centrocampista è divenuto attaccante. Ma guardandosi indietro, il classe ’94 non ha alcun rimpianto: “Ho superato i 30 anni da poco e non ho rimpianti guardando alla mia esperienza calcistica. Sono sempre stato umile e sapevo che il pallone non poteva darmi da mangiare, per questo ho sempre lavorato e l’ho visto come un passatempo. Grazie alla Nuova Peloro mi sono innamorato di nuovo di questo sport e ora voglio godermi la mia nuova vita da attaccante in Terza Categoria. Forse dopo l’ultima partita ho pensato di aver buttato 26 anni di centrocampo, ma va bene comunque cosi (ride n.d.r)”.
Nel suo bagaglio anche un’esperienza all’estero: “Ho giocato a calcio anche in Australia, dove ho vissuto un anno per lavoro. Abitavo a Geelong e nella stagione 2018-2019 ho giocato in un campionato equivalente alla nostra Prima Categoria. Lì lavoravo in pizzeria: tutta la settimana era dedicata al lavoro mentre il weekend solo al calcio. E ovviamente ho avuto modo di giocare in strutture all’avanguardia, con campi di un livello davvero importante. Ho anche vinto il premio di miglior straniero della squadra e porterò sempre con me quell’esperienza nel cuore”.
Ma anche in futuro Manciagli ha in mente di riservare uno spazio al calcio: “Penso ancora al campo ma un domani non escludo la possibilità di diventare allenatore o vice. Sarebbe bello anche intraprendere un altro tipo di percorso e diventare una figura che possa aiutare i calciatori mentalmente. Un po’ come fa già De Silvestri al Bologna: vivere lo spogliatoio da esterno e dare un contributo per il benessere dei giocatori”.


