ACR Messina, 125 anni di storia: identità, futuro e un amore che non conosce categoria
Passione, identità, ricordi. È tutto lì, nel cuore di una città che vive di calcio e che da 125 anni costruisce un legame che va oltre il campo. È un mosaico di emozioni, un puzzle che generazione dopo generazione ha composto un’unica grande certezza: il Messina è molto più di una squadra.
Oggi, 1 dicembre, il “Franco Scoglio” accende i riflettori come mai prima d’ora. La città si ferma, si veste di Biancoscudato e si prepara ad abbracciare “125 Legend”, la celebrazione voluta dal Racing City Group per omaggiare una delle società più antiche del calcio italiano. Non un semplice evento, ma un viaggio dentro ciò che significa appartenere a questi colori.
È una serata che parla alle emozioni: le vittorie, le salvezze, le lacrime, i campioni che hanno indossato questa maglia e quelli che l’hanno soltanto sognata. Una storia che vibra ancora oggi, perché a Messina il calcio non si tifa: si vive.
Il club guarda indietro con orgoglio, ma il suo sguardo è fermo sul domani. Il duo Davis–Pagniello ha tracciato una visione chiara: trasformare il Messina in un brand internazionale, moderno, riconoscibile. “125 Legend” è solo il primo passo di una campagna che unisce memoria e innovazione, anima sportiva e linguaggio social, radici profonde e ambizione globale.
Perché qui, a prescindere dalla categoria, la maglia Biancoscudata si ama senza condizioni.
E oggi, più che mai, questa città lo sta ricordando al mondo.
Sul prato del “Franco Scoglio” non ci sono solo luci e celebrazioni: ci sono nomi che pesano, storie che hanno scritto capitoli indelebili del Messina. Coppola, garanzia e leadership; Sullo, anima e polmoni; Parisi, talento cristallino; Storari, sicurezza assoluta tra i pali.
E poi ancora Portanova, Romolo Rossi, Mancuso: uomini prima che calciatori, simboli di un’epoca che ha lasciato un’impronta profonda sull’identità biancoscudata.
Uno dopo l’altro, tornano lì dove tutto è iniziato: sul prato del “Franco Scoglio”, luogo di gioie, cadute, sogni e rinascite. Un abbraccio con la città, con la sua gente, con chi ha fatto la storia e con chi adesso la porta avanti.
Intanto l’impianto inizia a riempirsi. La Tribuna B torna a colorarsi come ai tempi più belli, grazie alla partnership tra l’ACR Messina, le scuole e l’Università di Messina: un ponte tra passato, presente e futuro.
È il segno più bello di questa serata: la storia che incontra i giovani, l’appartenenza che si tramanda, una città che torna a stringersi attorno alla sua squadra.
Il “125 Legend” non è solo un evento. È un messaggio:
il Messina vive in ogni generazione che decide di salire quei gradoni e innamorarsi di questi colori.
Il momento più caldo, più viscerale, arriva quando lo stadio esplode al richiamo dei “Bastardi di Scoglio”. Un annuncio che non è solo un nome, ma un frammento di identità collettiva: un ponte immediato con la storia, con quell’era irripetibile che ancora oggi vibra nel cuore dei tifosi.
Dalla Curva Sud si alza potente un coro che sembra abbracciare il cielo sopra Ganzirri e Tremestieri, un omaggio eterno al professor Franco Scoglio, l’uomo che più di tutti ha saputo interpretare il sentimento di una città: visceralità, orgoglio, appartenenza. Un brivido che attraversa ogni settore.
E poi arriva uno dei momenti più toccanti dell’intera serata.
Romolo Rossi prende la parola e il “Franco Scoglio” si fa silenzio, quasi un rito collettivo. Nel suo ricordo ci sono uomini che hanno segnato un’epoca: Ciccio Curró, passione pura; il professor Ricciardi, guida e competenza; e il presidente Massimino, figura iconica, simbolo di una Messina calcistica che non tornerà più ma che nessuno potrà mai dimenticare.
Sono parole che non celebrano soltanto il passato: lo custodiscono.
Perché in serate così, il Messina dimostra ancora una volta che la sua storia non è fatta solo di risultati, ma di volti, emozioni e legami che durano una vita intera.

Il cuore pulsante della serata è stato anche musicale. Sotto la Curva Sud illuminata da migliaia di luci, il cantautore messinese Gesuè Pagano ha regalato note che hanno fatto vibrare ogni gradino dello stadio, unendo musica e passione calcistica in un solo respiro.
La presentazione delle leggende in campo è stata affidata al giornalista e presentatore tv Marco Cattaneo, supportato da Maira, speaker ufficiale, e dal comico messinese Denny Napoli. I tifosi hanno risposto con entusiasmo, cantando a squarciagola:
“Da 125 anni gioie e dolori, non c’è categoria che da te mi porti via”.

L’accoglienza della Curva Sud è stata memorabile soprattutto per Pippo Romano, leader indiscusso del Messina e protagonista di un vero miracolo sportivo in questa stagione, sceso in campo tra applausi e cori.
Il calcio d’inizio del Match delle Leggende è stato simbolico e carico di significato: lo ha battuto il sindaco Federico Basile, affiancato dal presidente Justin Davis e dal vicepresidente Morris Pagniello, dando il via a un momento che ha unito storia, sport e comunità. Prima del fischio d’inizio, un sentito tributo ha ricordato Totò Schillaci, nel giorno del suo compleanno: bomber che ha scritto pagine indelebili nella storia della Biancoscudata e della Nazionale italiana, idolo di intere generazioni, oggi celebrato anche in riva allo Stretto.
Gli spalti erano un mare di passione: circa 10 mila spettatori, pronti a vivere un’emozione unica e a celebrare 125 anni di Messina, tra ricordi, sorrisi e applausi che hanno illuminato il “Franco Scoglio” come mai prima.
Team Cannavaro che scende in campo con maglia bianca e pantaloncini neri. Risponde il Team Nesta con completo totalmente rosso. Nel Team Nesta si rivede il gruppo storico del Messina targato mister Mutti: Storari tra i pali, Parisi a sinistra, Sullo e Coppola in mezzo al campo e Di Napoli in attacco. Tra gli ex Messina, sono presenti in campo anche Mark Iuliano, Sergio Floccari e Daniele Portanova.

Mentre si gioca la Curva Sud espone un nuovo striscione, semplice ma potente:
“Amore eterno, passione incondizionata
Da 125 anni sosteniamo la Biancoscudata”
Un messaggio che racchiude tutto lo spirito della festa: storia, identità e legame senza fine tra la città, i tifosi e la loro squadra. Tra cori, luci e applausi, il “Franco Scoglio” si ferma un attimo a respirare l’emozione collettiva, testimoniando che il Messina non è solo una squadra, ma un amore che dura da generazioni.

Il Team Cannavaro domina e convince, portando a casa un 3-0 netto contro il Team Nesta in una sfida che ha unito calcio e spettacolo. A passare in vantaggio è il Team Cannavaro con il diagonale vincente di Vincenzo Iaquinta, 1-0. A fine primo tempo toccante momento di ricordo dedicato a Totó Schillaci attraverso le parole di Romolo Rossi, Carmelo Mancuso e Vincenzo Di Palma. Grandi compagni di squadra e protagonisti di vittorie e momenti unici in maglia Biancoscudata. Incessante il coro dalla Curva Sud dedicato all’amatissimo bomber.
Inizio della ripresa con Storari che lascia il campo sostituito da Abbiati, applausi scroscianti per lui. Il raddoppio arriva con un’azione tutta di prima: Jeda apre per Candreva, che mette in mezzo un cross perfetto, dove Mauri non sbaglia e insacca. Ma non c’è solo calcio professionistico in campo: tra i protagonisti anche due tra i content creator più famosi d’Italia. Da una parte Fius Gamer, dall’altra Antonio Pellegrino, in arte ZW Jackson, originario proprio di Messina, che aggiungono spettacolo e intrattenimento alla sfida. Il tris arriva con un contropiede fulmineo finalizzato ancora da Jeda, che chiude la partita e firma il 3-0 finale, dopo i gol iniziali di Iaquinta e Mauri. Finisce così: Team Cannavaro supera Team Nesta 3-0, tra giocate di classe, ritmo alto e un mix perfetto di sport e show.
Articolo a cura di Andrea Morabito




















