
Dalle risposte ai microfoni alle risposte in campo: il Messina si lancia verso la salvezza

I biancoscudati superano, in rimonta, il Latina riaprendo la corsa alla salvezza diretta dopo 48 ore di fuoco dentro e fuori dal campo.
La speranza era quella di non perdere, l’obiettivo erano sei punti, le prestazioni ne portano in dote quattro. Il mini ciclo crocevia della stagione del Messina si chiude in maniera assolutamente positiva. Da Caserta al “Franco Scoglio” contro il Latina è passata appena una settimana, eppure sembra una vita calcistica intera. Il Messina è vivo, ha superato il momento più difficile a testa alta ed ha, ufficialmente, riaperto la corsa alla salvezza anche diretta. Sono stati giorni di sudore, sacrifici, sofferenze e tanta attesa. Perché una salvezza, come sappiamo bene in riva allo Stretto, non la costruiscono solo i calciatori in campo ma serve l’azione unita di tutti anche e soprattutto di chi fatica fuori dai riflettori e dietro le quinte.
Riavvolgendo il nastro, la querelle della scelta dell’allenatore aveva fatto sprofondare la piazza nuovamente nella depressione massima. Il jolly tirato fuori dal mazzo è stato mister Banchieri che, con grande professionalità e personalità, ha condotto una squadra totalmente rinnovata al pareggio con rammarico di Caserta. Un risultato che ha fatto da ponte ad una settimana di autentica passione. Quella che abbiamo definito delle risposte: chiare, decise e dirette. L’arrivo in città del patron Doudou Cissè, accompagnato dal suo staff e collaboratori, ha catturato tutta l’attenzione come dimostrato dalla conferenza stampa svoltasi in un “Salone delle Bandiere” gremito. Il tempo, adesso, darà tutte le risposte definitive ma sicuramente il nuovo proprietario del Messina ha dimostrato di essere un grande comunicatore, una personalità che affronta ogni situazione di petto nel bene e nel male. Ma, come detto in precedenza, sono state le 48 ore più pazze della storia recente della Biancoscudata.
Mentre si analizzavano le parole e dichiarazioni della nuova proprietà, infatti, mister Banchieri ed il suo staff preparavano nel dettaglio la gara più importante dell’anno. Non vogliamo esagerare nei toni ma l’esperienza ci ha ormai insegnato a riconoscere i momenti topici di una stagione calcistica. Contro il Latina di una vecchia volpe come Boscaglia bisogna vincere, a tutti i costi e senza alcun tipo di alibi. Partendo dalla fine, allora, il boato del “Franco Scoglio” al triplice fischio è stato da crepacuore. Non poteva essere altrimenti perché da qui sino a fine campionato non ci sarà mai il tappeto rosso verso il successo. Il Messina l’ha vinta con il cuore, con la grinta, con la genialità dei singoli. Non è stata certamente una prestazione di primissimo livello sia dal punto di vista tecnico che tattico ma ciò, oggi, conta davvero poco. La squadra ha bisogno di lavorare e di amalgamarsi sotto i dettami del nuovo allenatore. Allo stesso tempo, però, il campionato corre e bisogna anche fare risultati. Proprio in questo senso, allora, il successo sul Latina vale davvero doppio: sia in classifica che a livello ambientale.
Non bisogna disperdere tutto ciò che si è costruito in queste 48 ore perché sono il trampolino di lancio perfetto per raggiungere la salvezza e non solo. Da qui in poi è necessario cavalcare questa onda lunga in maniera scientifica: supporto massimo alla squadra, sostegno sugli spalti e chiarezza a 360 gradi su tutto il resto. Questo è il vero calcio professionistico, quello che purtroppo era finito in soffitta alle nostre latitudini. Sia chiaro niente è stato ancora raggiunto ma, adesso, abbiamo ripreso a correre a testa alta con un chiaro obiettivo davanti.
Latina fa già parte del passato, next step Picerno nella ritrovata bolgia del “Franco Scoglio” tra una settimana.