“Il leone e la fenice”: Messina lotta sul campo e rinasci dalle ceneri societarie
Il Messina è ad una svolta: continuare a lottare per la salvezza sul campo e cogliere l’opportunità di rinascere attraverso una nuova proprietà.
Il nostro titolo non rappresenta una favola per bambini né un qualsiasi riferimento ad eventi immaginari e di pura fantasia. Al contrario, dopo lunghi mesi di chiacchiere, promesse e voli pindarici, finalmente possiamo parlare di fatti concreti, oggettivi e che possono portare novità tangibili. Lo avevamo sottolineato con forza anche settimana scorsa: la rinascita del Messina è una responsabilità di tutti. Per fortuna i giorni appena trascorsi hanno seguito questa lunghezza d’onda rafforzando il legame tra le varie anime cittadine: da quella giudiziaria a quella amministrativa passando per quella economica, sociale e del tifo. Siamo finalmente ad un punto di svolta e da qui non si può tornare indietro. Se Messina risponderà presente fattivamente a 360 gradi, la nostra squadra potrà rinascere proprio dopo aver vissuto il momento più buio della storia recente.
Ma andiamo per gradi perché è evidente che questa storia ci ha regalato dei capitoli importanti e tanti altri sono pronti ad essere scritti. Nonostante le guerre social ed i soliti “partiti” che si sono azzuffati in una lotta fratricida negli ultimi mesi, la nostra linea di pensiero è sempre rimasta la stessa: il Messina targato Pietro Sciotto doveva smettere di esistere. Non era un augurio di morte alla nostra squadra né alla nostra passione ma il chiaro intento di porre fine allo stato vegetativo di una società che non aveva motivo di andare avanti, se non per puri scopi personali. Fondamentale, in questo senso, l’intervento del tribunale che non ha atteso il gong finale di ottobre ma ha deciso di intervenire prima. Tra gli stipendi non saldati di giugno (che porteranno una nuova penalizzazione) ed una gestione sportiva affidata a soggetti poco credibili (per essere gentili), si stava solo allungando l’agonia per preservare gli interessi di pochi.
Un giochino che è stato interrotto bruscamente e la decisione della “liquidazione giudiziale” è stato uno splendido goal da parte del tribunale. Una notizia assolutamente positiva per chi riesce a guardare al futuro prossimo e non è ancorato ad un presente senza dignità e rispetto. L’All in è stato effettuato: via AAD e la famiglia Sciotto, adesso il futuro della nostra squadra è veramente nelle nostre mani. Non uno slogan ma l’oggettività dei fatti: d’altronde gli ultimi giorni hanno dimostrato, concretamente, tutto ciò. Grazie all’azione puntuale del tribunale ed ad un’apertura completa a città e tifosi, si è riusciti ad accedere all’esercizio provvisorio sino al 5 ottobre. Un vero e proprio miracolo dal momento che la Lega aveva negato il rinvio delle prossime partite costringendo tutte le parti in causa ad una corsa contro il tempo.
Ed è proprio qui che Messina ha risposto presente. Tribunale e amministrazione comunale (non è questo il momento di proseguire con le polemiche e le critiche), hanno iniziato a collaborare in maniera assolutamente attiva predisponendo tutto ciò di cui una squadra ha bisogno per affrontare le prossime quattro partite: dall’apertura dello stadio, ai servizi per le trasferte alla logistica. Poi è toccato alla parte economica, la più importante in questo momento. Nonostante anni di buio e di depressione calcistica cronica, ancora una volta non ci si è tirati indietro. Due sponsor come Fontalba e Caffè Barbera, da sempre legati al Messina, hanno finanziato le prossime settimane attraverso due sponsorizzazioni con iniezioni di capitali vitali nelle casse societarie vuote. Di pari passo non si è fermata l’azione della Cooperativa dei tifosi (anche loro finiti nel calderone delle critiche ingiuste) che, nel giro di pochissimo tempo, è riuscita a raccogliere 10 mila euro da destinare alla disputa del match contro il Gela. Un’azione che non è passata inosservata tanto da attirare tanti tifosi ad agire di conseguenza superando quota 8 mila euro in poche ore.
Poi c’è il resto della comunità che va ben oltre i confini dello Stretto. E’ iniziata una corsa al biglietto per garantire un incasso importante nel prossimo match casalingo. Da ogni parte d’Italia e del mondo, i messinesi stanno acquistando i tagliandi pur non potendo essere presenti fisicamente. Infine è arrivato uno dei comunicati più attesi, quello che sancisce un netto punto di rottura con il passato. La Curva Sud, dopo anni difficili, ha archiviato definitivamente la contestazione contro la vecchia proprietà. Adesso è il momento di ripopolare con colori e passioni i gradoni della Curva Sud per tentare il doppio miracolo: la salvezza sul campo e la rinascita societaria con una nuova proprietà.
Testa e concentrazione sono rivolte alla sfida contro il Gela per diminuire ancora di più la penalizzazione. Poi da lunedì si riapre la partita extracampo. Non è più un discorso esclusivamente economico, adesso bisogna alzare l’asticella ed abbandonare il limbo dell’accontentarsi. Serietà, professionalità e competenza è ciò che Messina merita e di cui ha bisogno.
Proviamo a tornare a respirare un’aria nuova e pulita.


