Messina, “la settimana decisiva”: c’erano un italiano, un americano ed uno spagnolo
Mentre incombe il gong del tribunale previsto per il 10 agosto, la tragicommedia biancoscudata si arricchisce di nuovi personaggi e colpi di scena last minute.
Un weekend vissuto sulle montagne russe per inaugurare un caldissimo mese di agosto. Il tutto, naturalmente, nel più classico silenzio assoluto in pieno stile messinese. Così mentre lo Stretto veniva dipinto dalle Frecce Tricolore tra applausi, foto iconiche ed il pieno giubilo dell’Amministrazione comunale, c’era anche una buona fetta di comunità che pur ammirando le bellezze del proprio territorio continua a vivere un magone ininterrotto da settimane, o forse sarebbe più corretto dire, da anni.
Ci ritroviamo ancora qui ma senza fare l’elenco delle stesse cose trite e ritrite. Nessun motivetto di dubbio gusto intonato a suon di “questa è la settimana decisiva”. Preferiamo attenerci ai fatti senza ricercare il titolone, la breaking news o lo scoop anche perché l’unica certezza è che il calcio, in questa città, è in stato vegetativo da parecchi anni. Con questa consapevolezza, allora, ci approcciamo non ad una settimana decisiva ma sicuramente a quella della verità. Semplicemente perché, il prossimo 10 agosto, c’è il primo gong stabilito dal tribunale e cerchiato in rosso sul calendario. Entro domenica, quindi, dovrà essere presentato il piano strutturale di rientro del monte debitorio da parte dell’ACR Messina. In parole povere è il primo passo, veramente fondamentale, per capire se questa società potrà avere una continuità dalla liquidazione giudiziale.
Ma, come sottolineato ampiamente nelle ultime puntate, qua si parla di calcio, di sport, di prato verde. Un vero peso per la famiglia Sciotto che, fino ad ora, ha continuato ad agire indisturbata permettendosi anche di creare un’asta al rilancio per il miglior offerente. Ed è proprio qui che la nostra storia assume delle caratteristiche esclusivamente grottesche. Fino allo scorso weekend, infatti, si è profilata una corsa a due: Italia contro Stati Uniti. Nessun “Piano Marshall” ma il tentativo di assicurarsi una scatola vuota, senza alcun bene patrimoniale e gravata di debiti fuori dal campo e di un -14 da scontare nel prossimo torneo di Serie D. Sicuramente non una soluzione ideale per un intervento imprenditoriale avveduto, ma qualcuno è ancora convinto che questo brand Messina possa essere appetibile a qualsiasi latitudine. Ancora una volta la verità nuda e cruda, però, fotografa una situazione abbastanza netta: nessuno vuole investire in una situazione del genere, specialmente con un’amministrazione comunale totalmente disinteressata e con nessuna prospettiva futura di investimento (vedi impiantistica o gestione pluriennale degli stadi).
Quindi ci siamo lasciati con una doppia comunicazione netta: da una parte un Peditto, riscopertosi molto attivo sui social, che getta la spugna pur dimostrando le sue verità con carte alla mano ed un piano sportivo, a suo dire, già strutturato con calciatori di categoria superiore. Dall’altra l’amarezza della Cooperativa dei tifosi che, attivamente, si era fatta promotrice della pista americana giunta alla conclusione, però, di non poter presentare nemmeno un’offerta d’acquisto per l’alto rischio di tutta la situazione.
Semaforo rosso, quindi, e sipario che cala su questa triste vicenda direte voi. Invece no perché il nostro miglior attore non protagonista Stefano Alaimo torna in campo con una Pec indirizzata proprio al gruppo italiano per riallacciare i rapporti con Peditto e chiudere l’affare. Tutto molto strano se non fosse che, messi alle strette, in casa ACR Messina si sono ritrovati con un cerino in mano. In attesa delle prossime mosse, allora, voci di corridoio come sempre vociferavano di un imminente accordo tra lo stesso ex Milazzo e Sicula Leonzio con il “fantasma” Sosa e la sua neonata Messina 1947.
Ci sarebbe poi una terza carta da estrarre dal mazzo, come vi avevamo anticipato settimana scorsa. Da outsider sulla scena si è presentata la pista spagnola. Rappresentata dall’avvocato Roig, l’offerta sarebbe netta quasi da all in: acquisto ad un euro con accollo totale dei debiti societari. Vi ricorda qualcosa? Beh potete riavvolgere allora il nastro a qualche mese fa sempre in riva allo Stretto. Per dovere di cronaca precisiamo che questa nuova cordata si era interessata anche all’Ajaccio in Francia. Guarda caso un altro club messo nel mirino da AAD dopo il Deinze ed il Messina.
Ma sono solo coincidenze, finalmente è la settimana decisiva.


