Messina, parola al campo: mister Romano ha bisogno e merita i rinforzi
La sconfitta di Caltanissetta interrompe una lunga striscia di risultati positivi. Un KO fisiologico che, tuttavia, non deve distrarre da una priorità assoluta: rinforzare la rosa per raggiungere l’obiettivo salvezza.
Il terreno di gioco non è una scienza esatta ma materia, molto spesso, di difficile interpretazione. Banalizzare e ridurre il tutto a semplici frasi fatte o leggi assolute è quanto di più sbagliato si possa fare nel calcio. E’ vero si vince facendo un goal in più rispetto agli avversari. Tuttavia ci sono molteplici aspetti, caratteristiche e dinamiche che rendono questo sport un qualcosa da non ridurre semplicemente alla forza fisica o alle capacità tecniche. Il Messina, oggi, è vivo e sta provando a riacquistare una normalità che, a queste latitudini, era ormai dimenticata. L’approdo in riva allo Stretto del Racing City Group ha portato una ventata di novità, curiosità ed un minimo di ottimismo.
No ai facili entusiasmi, né alla depressione cronica. La piazza messinese deve riabituarsi a parlare solo di calcio provando a dimenticare termini come fallimento, debiti, umiliazioni e tribunali. Non è facile e ci vorrà del tempo anche se la passione contagiosa quella non è mai svanita. Lo hanno dimostrato gli oltre 300 accorsi a Caltanissetta per assistere al big match contro la Nissa. Non sono certamente le gare mediatiche di un tempo, ma bisogna calarsi a pieno nella dimensione attuale. La Serie D di questa stagione non è certamente di livello eccelso ma ciò conta davvero poco perché la priorità non è lo spettacolo ma la salvezza di un club che si trovava sull’orlo del precipizio e con il funerale già decretato da molti. Per questo motivo testa, cuore e programmi devono essere finalizzati solo a mantenere la categoria dopo un -14 che avrebbe abbattuto chiunque. Molto probabilmente nelle prossime settimane arriverà un’ulteriore penalizzazione a causa della scellerata gestione passata, ma ciò non dovrà compromettere quanto fatto dai ragazzi di mister Romano fino ad ora.
Ecco proprio da questo aspetto è bene ripartire dopo l’1-0 subito contro la Nissa. La seconda sconfitta in campionato si può sintetizzare come un incidente di percorso. Possiamo farlo ma, allo stesso tempo, non dobbiamo dimenticare come è nata questa rosa, quante difficoltà ha affrontato e quanti ostacoli ci saranno da qui sino a maggio prossimo. Alla luce di tutto ciò, allora, con forza sosteniamo quanto il tecnico biancoscudato abbia bisogno di rinforzi pronti, di calciatori abili ed arruolabili che possano sposare la causa. Non servono i grandi nomi o i calciatori dal passato glorioso tanto per fare qualche passerella social. Questa è la Serie D e la salvezza passa dal sangue, dal sudore e dai sacrifici di gente che sa come si vince nei campi di provincia.
Non analizzeremo, quindi, la gara di Caltanissetta. La sconfitta, come detto, ci poteva stare e sul campo il Messina l’ha meritata offrendo la peggiore prestazione della sua stagione fino ad ora. Siamo sinceri non ci ha impressionato nemmeno la Nissa che, sulla carta, è una delle pretendenti alla promozione. Questo è un campionato atipico, senza alcuna corazzata e che sarà vinto dal club che riuscirà ad avere continuità di risultati, fame di vittoria ed i rinforzi decisivi nel mercato di dicembre.
Noi, invece, non dobbiamo assolutamente lasciare andare ai voli pindarici. Siamo appena ripartiti ed il futuro prossimo è ancora tutto da scrivere. Per questo motivo, ognuno per il suo ruolo e competenza, dovrà lavorare ed agire solo ed esclusivamente per poter porre delle basi solide. In questo senso la salvezza è la vera priorità con una squadra che possa lottare a prescindere dagli avversari. D’altronde il blitz esterno del Ragusa a Vibo Valentia è la dimostrazione che nulla è scontato. Per questo motivo, domenica prossima, c’è subito un altro banco di prova importante: al “Franco Scoglio” arriva proprio la Vibonese.
Riprendere la corsa salvezza è un imperativo assoluto.


