Messina, sofferenza e consapevolezza: 28 punti di pura grinta e sacrificio
I biancoscudati strappano un pareggio pesantissimo a Milazzo chiudendo il girone d’andata a 14 punti, 28 sul campo senza la pesante penalizzazione.
Se fosse una stagione “normale”, il Messina sarebbe in piena corsa non solo per i playoff ma addirittura per la promozione in Serie C. Se fosse una stagione “normale”, la squadra di Pippo Romano potrebbe tranquillamente ambire ad una pronta risalita nel professionismo considerando un Girone I senza corazzate ammazza campionato e con un livello generale tecnico-tattico tendente verso il basso. Se fosse una stagione “normale”, si parlerebbe solo di calciomercato e di rinforzi per avere la meglio nella bagarre in vetta.
Purtroppo, per tutti noi, questa non è una stagione “normale” al contrario è stato un 2025 schizofrenico, assurdo, umiliante e grottesco. Una di quelle annate da dimenticare in fretta dal punto di vista sportivo, ma non in tutte le vicende che hanno caratterizzato l’extracampo. Il Messina ha subito, l’ennesimo, colpo di grazia della sua storia in dodici mesi caratterizzati da sconfitte, false speranze, promesse mai mantenute, una retrocessione dalla Serie C ed un fallimento societario. Tutto questo nell’indifferenza di tutti coloro che avrebbero potuto, a tempo debito, intervenire per evitare tutto questo. Eppure la speranza è ancora viva in riva allo Stretto e lo si deve a quei pochi protagonisti che spinti dalla giusta dose di “incoscienza” sono riusciti a tenere in vita una realtà in pieno stato terminale. Per questo motivo salutiamo il 2025 con l’auspicio di poter vivere una rinascita calcistica a 360 gradi che tutta la tifoseria messinese merita dopo così tanti anni di buio.
Nel frattempo, però, anche il campo ha dato i suoi giudizi perché si è chiuso il girone d’andata di questa Serie D. Un campionato, possiamo dirlo tranquillamente, davvero “mediocre” nella sua totalità e che, da un certo punto di vista, ha fatto comodo al Messina. Va sempre evidenziato e ricordato che questa squadra non ha avuto preparazione ed è stata assemblata in pochi giorni. I 28 punti in diciassette giornate sono frutto di tantissimi fattori: dall’unione dello spogliatoio che ha sopperito alle carenze tecniche, dal coraggio di mister Romano e del suo staff capace di puntare su pochi concetti semplici ma efficaci, da quella buona dose di fortuna che ha toccato la Biancoscudata dopo tanti anni di oblio.
Insomma è difficile descrivere in poche parole quanto costruito sul campo da questo Messina, commovente ed eroico. Di fatto, nell’ultima fatica del 2025, Trasciani e compagni sono riusciti a strappare un punto anche al “Salmeri” disputando una delle peggiori partite della stagione. Ovviamente non ci riferiamo all’impegno, al coraggio ed al sacrificio difensivo, ma piuttosto alla rinuncia totale nell’attaccare, proporre gioco, costruire azioni offensive. Lo stesso mister Romano è stato sincero nel post partita dando merito ad un Milazzo che avrebbe meritato la vittoria ma, allo stesso tempo, sottolineando quanto la sua squadra lotti su ogni pallone per muovere costantemente la classifica. I numeri sono dalla sua parte perché, con un girone intero da giocare, i playout distano un punto e la salvezza diretta quattro lunghezze. Un ruolino di marcia importante alimentato da cinismo sotto porta e da una straordinaria tenuta difensiva. Il Messina, infatti, è la miglior difesa del Girone I con appena undici reti incassate.
Per una volta, quindi, sarà una Natale sereno quello in casa Biancoscudata ma, certamente, anche di pianificazione per il futuro prossimo. Mentre i ragazzi potranno staccare per qualche giorno e ricaricare le batterie, la società prosegue nel suo intenso lavoro per strutturare un progetto sostenibile ed ambizioso dentro e fuori dal campo. Occhi puntati, ovviamente, anche sul direttore Evangelisti che dovrà individuare gli ultimi tasselli utili per rinforzare la rosa dopo gli arrivi di Pedicone, Tedesco, Matese, Sturniolo e Papallo.
Salutiamo, quindi, questo 2025: siamo sicuri che non ci mancherai per nulla.


