Non chiamatelo miracolo, adesso è solida realtà: anche l’Igea Virtus cade a Messina
Al “Franco Scoglio” la capolista non supera l’esame Biancoscudata. I ragazzi di Romano conquistano un’altra vittoria sudata, sofferta ed estremamente cinica. Adesso la quota salvezza è davvero vicina.
Non è più casualità né questione di fortuna o del fato. Dobbiamo tutti guardarci in faccia ed ammettere che questo Messina, probabilmente, non l’abbiamo mai visto nella sua lunga storia perlomeno negli ultimi trenta anni. Tante sono state le squadre che ci hanno fatto innamorare, sognare ma anche soffrire. In questo caso, però, c’è qualcosa di diverso perché questo è un gruppo nato dal nulla, sull’orlo di un fallimento, senza alcuna certezza né garanzia economica. A tutto questo vanno aggiunte le difficoltà extracampo ed anche l’assenza delle condizioni minime per fare calcio a qualsiasi livello. Quindi, dopo sedici giornate di campionato ed un girone d’andata che si avvicina alla conclusione, possiamo andare ben oltre le frasi fatte pronunciate fino ad ora. Sono dei ragazzi “commoventi”, mister Romano sta mettendo in scena un “miracolo sportivo” e la fortuna sta baciando la Biancoscudata. Tutto giusto e perfettamente in linea, ma adesso è anche il momento di ammettere che questo Messina è nato per affrontare questa stagione così e nulla è frutto del caso.
Dopo una settimana cruciale in chiave societaria e con un’altra alle porte che, si spera, possa portare anche i rinforzi richiesti, la Biancoscudata trova il suo settimo acuto stagionale nella sfida più attesa. In un pomeriggio caratterizzato da una bella atmosfera al “Franco Scoglio” e con, finalmente, la presenza anche della tifoseria ospite, è andato in scena un derby tanto atteso quanto fondamentale in questo momento della stagione. Il Messina è riuscito a superare l’Igea Virtus per 1-0 al termine di oltre novanta minuti caratterizzati da grinta, sacrificio e tantissimo cinismo. Proprio questo aspetto è il filo rosso che unisce tutti i puntini di questo percorso perché, di fatto, Garufi e compagni hanno conquistato tre punti capitalizzando l’unica occasione creata. E poi c’è lo zampino sempre dello stesso protagonista, quel Saverino che si è riscoperto bomber e che, qualche settimana fa, abbiamo definito il “Working Class Hero” in salsa biancoscudata.
Di fronte c’era la capolista che ha perso la vetta proprio in riva allo Stretto. L’Igea Virtus è una bella realtà che, a dispetto dei tanti soldi spesi altrove, ha costruito un’ottima rosa affidata ad un allenatore esperto. Al “Franco Scoglio”, però, i barcellonesi sono mancati proprio nel cinismo e nella precisione sprecando tante ghiotte occasioni di fronte a Sorrentino. Non è quindi questione di fortuna, ormai, ma sono elementi e peculiarità che caratterizzano ogni singola squadra. Alla luce di tutto questo, sono 13 i punti del Messina che vede i playout a due lunghezze e la salvezza diretta a quattro. In un turno ricco di scontri diretti, questa vittoria assume un valore doppio.
Adesso manca solo la ciliegina sulla torta. Mentre la società dovrà adoperarsi in sede di mercato, la squadra punterà a chiudere al meglio un 2025 tragico ma che può riaccendere la fiammella della speranza. Prossima domenica sarà ancora tempo di derby, questa volta al “Salmeri”. Si farà visita al Milazzo che, sul campo, ha gli stessi punti della Biancoscudata: 27 totali. Un match ancora elettrizzante per proiettarsi al nuovo anno con entusiasmo e voglia di tornare a sognare.
Rendiamo questo “miracolo sportivo”, il primo mattoncino di un futuro sereno, radioso ed ambizioso.


