STADI DEL SUD – Episodio 4: Stadio Oreste Granillo, Reggio Calabria
Ciao sono Andrea Morabito della redazione We Sport e questo è il quarto e ultimo appuntamento della rubrica Stadi del Sud. Abbiamo preso il traghetto e ci siamo fermati proprio qui a Reggio Calabria, dietro di me lo Stadio Oreste Granillo, casa della Reggina.
Lo stadio viene edificato nel 1932 e nominato a Michele Bianchi, primo segretario del Partito Nazionale Fascista, per volontà dell’allora presidente della Reggina Giuseppe Vilardi. Nel corso degli anni, lo stadio ha subito varie modifiche nel nome, fino a ricevere l’attuale denominazione “Oreste Granillo“, in onore del presidente della Reggina che la guidò alla promozione in Serie B. Oreste Granillo fu anche sindaco della città dal 1980 al 1982. Vengono successivamente effettuate opere di ampliamento, negli anni sessanta viene coperta la tribuna ovest e negli anni ottanta viene costruita la curva nord, il che porterà l’impianto in pianta ovale e con pista d’atletica ad una capienza massima di 15.000 posti. Per poter ospitare un numero sempre crescente di tifosi, dal 1997 l’impianto è stato interamente rinnovato a blocchi. Per prima viene abbattuta la curva sud, successivamente la nord e la gradinata e per ultima la tribuna coperta. Viene tolta completamente la pista d’atletica e due anni dopo, il 18 settembre 1999, viene inaugurato il nuovo Stadio Oreste Granillo in occasione della seconda gara del campionato di Serie A 1999-2000, Reggina-Fiorentina terminata 2-2. L’impianto ha ospitato due incontri della nazionale italiana: l’amichevole del 26 aprile 2000 contro il Portogallo (vinta 2-0 con reti di Iuliano e Totti, e la gara di qualificazione agli Europei 2004 dell’11 ottobre 2003 vinta 4-0 contro l’Azerbaigian.
Lo stadio sorge nella zona meridionale della città. Gli spalti offrono un’ottima visuale del terreno di gioco, essendo molto ravvicinati ad esso, e sono divisi in quattro distinte tribune (nord – sud – est – ovest). Tutti i 26.343 posti disponibili sono numerati e dotati di seggiolini. Nel 2008, si apportarono miglioramenti all’impianto sportivo, tra cui un nuovo tabellone elettronico, una sala per l’ospitalità nella tribuna ovest, due tabelloni elettronici esterni presso la curva nord, miglioramenti agli spogliatoi, suddivisione della tribuna ovest in settori con nuovi seggiolini. Inoltre, nella tribuna ovest, si crearono postazioni per persone con disabilità e una terrazza centrale. Per ottemperare alle nuove normative, vista la promozione della squadra in Serie B, ad agosto 2019 sono iniziati i lavori per la sostituzione di tutti i seggiolini della gradinata est, dove sono stati montati quelli con la spalliera. Essendo questi più grandi dei precedenti, l’impianto ha subito una riduzione di circa 1.200 posti, quindi la capienza è scesa a 26.343 posti. Nel luglio 2020 sono state apportate delle migliorie all’impianto adeguandolo alle norme vigenti della categoria. I lavori hanno interessato la riseggiolatura delle curve nord, sud e settore ospiti, il rifacimento con allargamento e abbassamento delle panchine (compresa quella del quarto uomo), una nuova stanza per il VAR, nuovi spogliatoi, nuova infermeria e uno spogliatoio per arbitri di sesso femminile. Come conseguenza di questi interventi, la capienza totale scende a 22.868 posti.
Memorabile per il popolo amaranto, il cammino verso la prima storica promozione in A nella stagione 98 – 99. Davanti a 18.000 spettatori, la Reggina gioca la sua ultima gara in casa della stagione contro la Ternana ma non riesce a spuntarla. Al gol ospite di Borgobello, risponde la rete di Artico. Ma il 13 giugno 1999, la squadra di mister Bolchi batte 1-2 il Torino allo stadio Delle Alpi, ospiti in vantaggio con la rete di Cozza dal dischetto, i granata pareggiano con Ferrante ma dopo due minuti Martino trova la rete del definitivo 1-2. È festa per entrambe le tifoserie che entrano in campo a festeggiare le promozioni delle loro squadre. Tantissimi i derby dello stretto contro il Messina ma quello del 30 aprile 2006 è il piu indimenticabile. Dopo un primo tempo terminato a reti inviolate, al 6′ della ripresa, Cozza porta in vantaggio la Reggina facendo esplodere il Granillo, 6 minuti dopo la formazione amaranto trova anche la seconda rete, stavolta dal dischetto con l’ex Nicola Amoruso. A 14 minuti dal termine rolando Bianchi segna il definitivo 3-0 che condanna il Messina alla Serie B, mentre il popolo reggino festeggia l’ennesima salvezza nella massima serie.
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Articolo a cura di Andrea Morabito


