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SSD Palermo – Video Tribute

Condannati a vincere.

Funziona così se ti chiami Palermo e, per una serie di congiunture astrali, giochi in Serie D. Non ci sono alternative al successo. Nessun alibi in grado di reggere nell’ipotesi un fallimento. Per tornare lassù, dove osano le aquile, i rosanero hanno una sola possibilità: la promozione.

Inizia così la stagione del riscatto, con il ruolo di favorita assoluta e le altre a battersi per rendere meno scontato il torneo. Il Palermo, pare aver capito, e subito pigia forte sull’acceleratore. Poco spettacolo, fronzoli messi da parte. La ricetta è semplice, concretezza e solidità. L’esperienza di Santana e Sforzini, la freschezza dei giovani. Il meccanismo funziona, mentre alle spalle della prima squadra, ricompone i pezzi anche il settore giovanile.

Chiavi in mano all’ex Rinaudo e un programma di scouting accurato in giro per la Sicilia. Le giornate passano, la leadership si consolida. Il resto è contorno. I furori dell’Acr Messina si spengono sul nascere, l’Fc ha un bel progetto e lungimiranza ma paga il fisiologico periodo di adattamento. Poi ci sono il Savoia ultimo a mollare, e l’Acireale, capace di espugnare il Barbera.

Stop preventivati, pure se a un certo i campani arrivano a un punto dalla vetta e la panchina di mister Pergolizzi sembra scricchiolare. Si riveleranno nuvole passeggere all’interno di una stagione che, cifre alla mano, non conosce rivali. In attesa di ripartire, d’altronde, il Palermo viaggia a più 7 sulle inseguitrici.

E l’impressione è che neppure il Coronavirus possa impedire ai rosanero di tornare tra i professionisti.

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