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PREVIEW: Foggia vs Palermo & Catania vs Cavese

È il fascino intrinseco del girone C. Uno scrigno di bellezza dentro cui ricercare con successo abbondanti dosi di passione e calore. Qui, dove la tristezza di un calcio senza tifosi raggiunge il culmine e le tribune vuote immortalano una cartolina di solitudine e malinconia, è l’attaccamento viscerale alla maglia che tiene in vita i sogni della gente. Foggia – Palermo e Catania – Cavese, in questo senso valgono la classifica e qualcosa di più, stati d’animo diversi, stesso indispensabile bisogno di punti. Allo Zaccheria le porte chiuse non basteranno a tenere fuori gli strascichi di un clima incandescente. La settimana dei satanelli è stata scandita dall’agguato al capitano Federico Gentile. Un atto vile, con la porta di casa bruciata, mentre dentro il calciatore si godeva in compagnia di moglie e figli una serata in pieno relax. Il termometro racconta di animi tesi, con la dirigenza rossonera che oltre a condannare il gesto ha ipotizzato addirittura di non scendere in campo contro i siciliani. Dall’altra parte ci sarà un Palermo per il quale il covid si è tradotto in una partenza con il freno a mano tirato. La scossa è coincisa con il derby contro il Catania, poi è scattata la ricorsa. La strada è in salita, il vertice lontano, ma le motivazioni e una programmazione di lungo periodo possono fare la differenza. La società sta lavorando al centro sportivo che dovrebbe sorgere in località torretta, ma le insidie più grosse arrivano dal campo. Almici, leader della difesa è uscito malconcio con la Cavese, Boscaglia oltre ai diavoli ha un problema in più con cui fare i conti.

Animi tesi, o meglio contrastanti, fanno da capolino al match tra Catania e Cavese. Un sentiment che trova conferme nella partita che domenica si giocherà allo stadio Angelino Nobile di Lentini laddove gli etnei trovano asilo e l’ok dalla Lega ricevendo una Cavese ultima della classe e alla disperata ricerca di punti salvezza.
Che il peggio sia passato è un auspicio che entrambe si augurano alle porte di un fitto Dicembre.
Solidità e continuità gli anelli deboli di un Catania che la sua vittoria più importante l’ha centrata lo scorso Luglio salvaguardando la matricola, Torre del Grifo e ciò che rende unico, un amore inscindibile coi propri tifosi. No, quindi secco, ad anni di transizione e ad un ruolo di mina vagante del girone C comandato, ironia del destino, dalla Ternana guidata dall’amico Cristiano Lucarelli.
Per gli aquilotti è il campo a parlare. Ultimi a quota 5 punti, una partenza singhiozzante, una vittoria lontana oltre un mese. Il ruolino di marcia non lascia scuse e non permette altre uscite a vuoto.
A Lentini, piazza calcisticamente destituita del proprio amore verso il calcio, i 3 punti varranno eccome e una piccolissima parte del futuro di questa stagione passerà dalla sfida dell’Angelino Nobile.

 

di Francesco Casicci