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SPECIALE “LE NOVE REGINE”: LA PRO SESTO RICONQUISTA IL PROFESSIONISMO

Quattro punti di vantaggio, prima che il coronavirus congelasse i sogni di primato, lasciando tutti con un grosso punto di domanda. Adesso che i nodi sono stati sciolti, lo spumante può essere tolto dal freezer e il tappo fatto saltare per aria.
La Pro Sesto, in testa nel girone B di Serie D torna in lega pro e il calcio professionistico brinda al rientro tra i suoi ranghi di una vecchia conoscenza. Dalla fondazione nel 1913, scorrono centosette anni storia, 25 dei quali a bazzicare tra C1 e C2, che intanto ha cambiato tante volte pelle, nome e formato, quattro addirittura tra i cadetti.
A Sesto San Giovanni si è respirato calcio vero e ora, grazie alla truppa guidata dall’ex Palermo Federico Parravicini non ci si dovrà aggrappare piu alla nostalgia. Il Legnano a cui va riconosciuto l’onore delle armi ci ha provato finché la pandemia gliel’ha concesso, poi ha dovuto alzare bandiera bianca. L’assalto alla promozione è posticipato, ci vorrà solo una buona dose di pazienza. Dieci ne aveva aspettati la Pro Sesto prima di godersi il meritato salto. Con 27 turni disputati sui 38 in calendario e il successo per 3-2 nello scontro diretto all’immediata vigilia della pausa per il Covid, nessuno avrà da recriminare. E se il passato è un ricordo a cui guardare con affetto, per resistere tra i grandi serviranno passione e lungimiranza.
Lo sa bene il presidente Gabriele Albertini che ha confermato Parravicini in panchina e bussa all’Inter per trovare giovani pronti alla categoria. Simone Monni e Luciano Gualdi, 20 gol in due sono gli uomini da copertina nella stagione dei sogni, bisognerà capire se l’anno prossimo saranno ancora al servizio della causa. Ci sarà tempo per pensarci, perchè adesso è solo il momento di alzare i bicchieri.

 

di NANNI SOFIA

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