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SSD Dattilo Calcio, la matricola terribile

Parlare di matricola terribile, alla seconda di ritorno, appare evidentemente riduttivo. Il Dattilo, alla prima esperienza in Serie D, è già una realtà consolidata. Merito di organizzazione e cultura del lavoro, trasmessa sapientemente ai calciatori da mister Ignazio Chianetta. Il progetto parte da lontano, il presidente Mazzara, mago dei cannoli, ha dirottato sul prato verde parte dei propri interessi, e i risultati, al momento, sembrano identici alla pasticceria. I biancoverdi, oggi, sono la prima squadra di Trapani e hanno fatto del Provinciale un fortino quasi inespugnabile. Vincere lì è impresa ardua per chiunque. Ci sono riusciti solo San Luca e la capolista Acr Messina, per il resto abbondano gioie e gol, firmati per lo più da bomber Terranova. Concentrarsi sul solo numero dieci, tuttavia, sarebbe errore imperdonabile, basti guardare lo scorpione di Manfrè a Sant’Agata o le sgroppate sulla fascia di Bonfiglio. La classifica importante si regge, però, anche su fondamenta solide: Giappone fra i pali è guardiano affidabile, davanti a lui spicca l’esperienza di Pagliarulo e Nigro, in mediana capitan Sekkoum è la chioccia che guida un reparto completato da Lupo, Calafiore e Doda. La ricetta del successo è un mix di estro e solidità, il futuro il capitolo più bello ancora da scrivere.

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