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US Savoia – Video Tribute

Investimenti importanti, perchè l’obiettivo è vincere anche se nel girone ti hanno messo il Palermo. Ribaltare i pronostici, capovolgere un destino in apparenza segnato. Il Savoia vuole tornare tra i professionisti, subito. Per farlo non bada a spese. Cerone, Scalzone, Diakitè, Orlando, Bajan: un parco attaccanti da far invidia a chiunque, a cui nella pausa invernale si aggiungerà anche l’ex Messina De Vena.
Eppure l’inizio è balbettante, la quadra non si trova. Nella cornice suggestiva del Partenio, fa festa la matricola San Tommaso. E’ il volto felice di un pari accolto, invece, con comprensibile freddezza a Torre Annunziata. Da Marina di Ragusa a Cittanova, la stagione sembra fallita ancor prima di cominciare. Pochi punti e tanti rimpianti, mentre il Palermo, lassù, sembra un rullo compressore impossibile da frenare. I malumori diventano evidenti all’ottava giornata, quando al Giroud l’Fc Messina è spettatore non pagante della contestazione dei tifosi. Anche allora finirà 1-1.
Dal tunnel, però, come nella migliore delle fiabe si esce nel modo più bello e impensabile. Al Renzo Barbera i campani fanno la voce grossa, sconfiggono i rosanero, ritrovano fiducia e rilanciano le ambizioni di classifica. I padroni di casa, dal canto loro, conoscono l’onta della sconfitta e ci impiegano non poco a riprendersi.
E’ il momento in cui il Savoia accelera e riduce il gap dalla vetta. Il guanto di sfida e lanciato, l’entusiasmo è alle stelle, fino a Castrovillari, seconda di ritorno, crocevia della stagione e vicolo cieco definitivo. E’ il giorno in cui un rigore contestatissimo, al 97esimo, permette ai calabresi di agguantare un pari insperato. Il Palermo, a distanza ringrazia, fa lo stesso risultato con il San Tommaso e tiene a distanza di sicurezza i rivali più accreditati. Le squadre non saranno più così vicine, le rette per un istante sul punto di toccarsi, torneranno improvvisamente parallele.
Il secondo posto è in cassaforte, garantisce i play-off, ma inevitabilmente lascia l’amaro in bocca. La pausa forzata mostra una realtà cruda, specie perchè rinvia a data da destinarsi lo scontro diretto in programma al Giroud. Il gap di sette punti, tuttavia, non cancella il coraggio della formazione di mister Parlato. L’audacia pagherà, se non adesso, in futuro. Basta crederci e non smontare un giocattolo capace di volare alto, persino la, dove di solito osano le aquile.

di NANNI SOFIA

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