
Messina: la salvezza passa da concretezza, esperienza e poche parole

Dopo una settimana trascorsa tra il grottesco ed il tragicomico, il pareggio di Caserta lascia accesa la speranza salvezza a patto che i fatti sostituiscano le parole.
La rete di De Sena, la prima gioia in biancoscudato su un contropiede cinico e veloce. Il pareggio, nella ripresa, ad opera di Egharevba un’autentica spina nel fianco per la difesa giallorossa. Nel mezzo succede di tutto: un palo, una traversa, gli errori a porta vuota, i miracoli di Krapikas e tantissimo agonismo. Insomma la sfida del “Pinto” tra Casertana e Messina è stata tutto fuorché un match caratterizzato dalla paura di perdere. Ci hanno sorpreso le due squadre perché c’erano in palio tre punti pesantissimi: per i padroni di casa la possibilità di sferrare un colpo da KO nella corsa alla salvezza diretta agli avversari. Sul fronte opposto, il Messina poteva ambire ad un blitz esterno che avrebbe riaperto totalmente i giochi. Ne è venuto fuori un pareggio che, di fatto, cambia pochissimo sul fronte della classifica ma che lancia segnali chiari su quello che succederà nelle prossime settimane.
Vogliamo, allora, guardare il bicchiere mezzo pieno perché i novanta minuti di Caserta lasciano in dote aspetti positivi e negativi ma, in questo momento, è bene riflettere sul futuro prossimo della Biancoscudata. In primo luogo, lo abbiamo sottolineato con forza, era fondamentale non perdere. In questa condizione di caos assoluto, riuscire a strappare un risultato positivo è oro colato perché l’incognita era rappresentata dalla prova dei ragazzi in campo. I calciatori hanno risposto presente dimostrando professionalità, vitalità e voglia di lottare. Non era scontato perché stiamo parlando di un gruppo squadra totalmente nuovo, uno spogliatoio spaccato che va ricostruito, un cambio di guida tecnica materializzatosi solo alla vigilia. Apprezziamo, quindi, oltre modo la pacatezza ma, allo stesso tempo, il pugno fermo di mister Banchieri. Non sarà stata la prima scelta del ds Roma, così come non è il classico profilo che fa sognare una piazza. In questo momento, però, serviva un punto di riferimento ed il nuovo tecnico si è calato subito nel suo nuovo ruolo. Una grande sfida personale per il tecnico venuto dal nord che dovrà compiere un “miracolo sportivo” nel difficile girone C di Serie C. Concetti chiari, quelli espressi da Banchieri, sia alla vigilia che nel post partita. Nessuna frase fatta, finalmente, ma la consapevolezza che il momento è difficile e che servirà lo sforzo di tutti ben oltre il 100% delle possibilità.
Alle parole sono seguiti anche i fatti. Ci sarà tempo di lavorare sul campo ma, nel frattempo, si bada al sodo puntando sull’esperienza. Dentro quindi un centrocampo tutto sostanza e che possa trascinare la squadra: Buchel, Crimi, Petrucci, Garofalo. Quattro lottatori con caratteristiche diverse ma sui quali passerà tanto della rincorsa alla salvezza. Ma dal “Pinto” ci portiamo dietro anche altri aspetti sui quali poter costruire un nuovo progetto serio. Oltre all’esperienza, infatti, serviva la personalità. Come quella di De Sena che, dopo un lungo digiuno, torna al goal abbandonandosi alle lacrime. Ma l’attaccante colpisce anche un palo e, nella ripresa, purtroppo si divora il colpo del KO che di fatto dà il via libera al pareggio. Di base sarebbe un errore gravissimo ma la gara di ieri serviva per ritrovare nuove certezze. Bene siamo sicuri che mister Banchieri difficilmente rinuncerà a lui. Sul fronte Krapikas, invece, possiamo ammettere senza dubbio che ha disputato la miglior partita da quando è sbarcato a Messina. L’ironia del caso è che, molto probabilmente, è stata anche l’ultima gara in riva allo Stretto. Con Avella in dirittura d’arrivo, il portiere lituano dovrebbe trasferirsi a Trapani. Se si dovesse materializzare questo movimento di mercato, siamo sicuri che ricorderemo questa prestazione in chiave salvezza perché tiene a galla la squadra ed evita anche una clamorosa sconfitta che sarebbe stata una beffa troppo pesante.
La gara di Caserta, quindi, ci ha mostrato molteplici aspetti che lasciano degli indizi. Adesso servirà capire che direzione prenderà questo nuovo Messina targato Banchieri. Superata una settimana assurda in cui tutti i protagonisti hanno le loro colpe e questo non va dimenticato, se ne apre un’altra crocevia. Sul piano sportivo sabato si gioca il secondo scontro diretto salvezza consecutivo contro il Latina. Sul piano societario, invece, è stato annunciato l’arrivo del patron Doudou Cissè. Nella speranza di non avere ulteriori colpi di scena, sarà il momento giusto per capire concretamente quale sarà il futuro del Messina calcio. Lo meritano i tifosi e gli addetti ai lavori perché gli interrogativi sono davvero tanti. Per il resto la palla passa al direttore sportivo Roma che, in questo rush finale di mercato, dovrà avere la capacità di operare le ultime cessioni inevitabili e chiudere gli acquisti funzionali ad una squadra totalmente rivoluzionata.
Caserta, quindi, lascia in dote speranze e sensazioni anche positive. Adesso, però, serve la vera concretezza dentro e fuori dal campo.