E’ il sale del calcio. Professionistico o dilettantistico non importa quando a premiare gli sforzi di una lunga e intensa stagione sia l’approdo ad una fase nazionale con il salto di categoria quale traguardo a vista.
Nel primo vero antipasto di Coppa Italia Eccellenza, per due squadre che sognano a occhi aperti l’approdo in serie D, al “Corrado Alvaro” si respira un’atmosfera differente.
I primi 90 minuti di una doppia sfida, quella tra San Luca e Giarre, accomunate entrambe dal successo ai rigori rispettivamente contro Morrone e Sancataldese.
Per il San Luca il sapore della prima volta, per gli etnei il grande ritorno a distanza di 16 anni dalle Fasi Nazionali che videro nel 2004, allora gli uomini guidati da Carlo Breve, spingersi oltre i quarti di finale di Coppa. San Luca a vele spiegate in campionato e primo della classe, Giarre che accusa problemi di continuità.
Agli ordini del direttore di gara Frasynyak della sezione di Gallarate, coadiuvato dagli assistenti Nechita di Lecco e Rainieri di Milano, le due squadre fanno ingresso nel rettangolo di gioco accompagnate dal calore del pubblico occorso in oltre un migliaio.
De Angelis schiera il San Luca con il consueto 4-3-3: davanti a Caputo, Lomartire e Romero ai lati di Pitto e Dascoli, centrocampo composto da Siano, Carbone e Di Salvo, in avanti Catania viene affiancato da Mammoliti e Martino.
Giarre che rispetto al match contro il Ragusa ritorna al 3-5-2: in porta l’eroe di Favara Colonna ritorna tra i pali, solita difesa con Zappalà, Trovato e Pettinato, a destra l’under Civiletti, a sinistra Maimone, in mezzo Urso, Lombardo e Capitao, in attacco tandem Cocimano-Abate.