Serie D, è corsa a quattro: Scafatese, Vibonese, Reggina e Siracusa in lotta per la vetta
Dopo nove giornate di campionato, la leadership del girone I è contesa da quattro squadre racchiuse in appena un punto.
Lo avevamo sottolineato ad inizio stagione quando ancora eravamo a bocce ferme. C’erano tutti gli ingredienti per assistere, finalmente, ad un girone I combattuto ed aperto senza la presenza della “nobile decaduta” di turno pronta a creare il vuoto. Dopo le annate di Bari, Palermo, Catania e Trapani, il raggruppamento meridionale di quarta serie ci sta regalando un avvio di stagione pirotecnico. Le sensazioni si sono tramutate in solide realtà: quattro squadre con l’unico obiettivo di vincere e conquistare la promozione in Serie C. Archiviata la nona giornata, infatti, Scafatese, Vibonese, Reggina e Siracusa sono tutte lì unite e compatte nella corsa alla vetta.
Nuova Igea Virtus vs Nissa (Serie D – Giornata 9 – Girone I)
Sono state settimane vissute sulle montagne russe perché il campionato non è scontato ed i passi falsi sono sempre dietro l’angolo. Di fatto gli ultimi weekend hanno visto dei continui sorpassi e contro sorpassi che non hanno mai certificato, al momento, chi sia la vera squadra da battere. Una situazione che aumenta l’interesse verso il girone I da parte di tifosi ed addetti ai lavori. L’ultimo turno di campionato vede una nuova coppia in testa: Scafatese e Vibonese. Due società totalmente diverse ma che condividono, naturalmente, la voglia di primeggiare e conquistare il calcio professionistico. I campani hanno dimostrato di avere un gruppo solido merito sicuramente di quello “zoccolo duro” formato da calciatori che sanno come vincere questo campionato. In campo stanno inanellando una serie importante di vittorie consecutive. Sul più bello è arrivata la fisiologica flessione con due pareggi ed una sconfitta che hanno frenato la fuga. Il 3-1 sul Pompei nel derby campano ha mostrato, nuovamente, la solidità difensiva e la forza offensiva della squadra.
Al fianco della Scafatese, come detto, c’è anche la Vibonese. Per la società calabrese ci sarebbe ben poco da dire vista la continuità avuta nella storia recente sotto la gestione del presidente Caffo. La piazza calabrese è abituata a giocare la Serie C e, dopo qualche annata in chiaroscuro, spera di poter riassaporare il calcio professionistico. Nelle ultime cinque giornate sono arrivate quattro vittorie e il pareggio per 0-0 contro l’Igea Virtus. La squadra ha dimostrato di poter essere letale anche in trasferta come dimostrato dall’1-2 maturato al “Fresina” contro il Città di Sant’Agata.
Alle spalle della coppia capolista, con una sola lunghezza di ritardo, Reggina e Siracusa non vogliono mollare. Anche in questo caso siamo di fronte a due società molto diverse tra loro. Gli aretusei, ormai, da anni inseguono il sogno Serie C. Non sono mancati gli ingenti investimenti così come la strutturazione di una società che farebbe invidia anche a molte squadre del piano superiore. Nonostante sia la miglior difesa del campionato, il Siracusa ha avuto un paio di passi falsi inaspettati nelle ultime uscite. Pesano enormemente il KO a Locri e lo 0-0 di San Cataldo. La necessità è di cogliere punti anche fuori casa per non vanificare gli sforzi di una rosa costruita per vincere.
Capitolo diverso lo merita la Reggina perché, nonostante la classifica, vive un momento abbastanza particolare. Non è mai scattata la scintilla tra la tifoseria, l’ambiente e la nuova proprietà che ha rilevato il titolo. In questi casi, allora, il campo e le vittorie possono essere la miglior medicina per ogni male. Delle quattro battistrada, gli amaranto sono quelli in forma migliore nelle ultime settimane. Quattro risultati utili consecutivi, di cui tre vittorie di fila: 1-0 sul Licata, 0-4 all’Enna e il 3-0 sul Paterno. Subisce poco e sa essere letale: armi fondamentali per vincere un campionato.
Siamo solo all’inizio ma nove giornate mandate in archivio hanno già tracciato un primo bilancio per la lotta promozione. Scafatese, Vibonese, Reggina e Siracusa sono tutte lì pronte a darsi battaglia. Sarà un girone I ancora molto lungo e ricco di colpi di scena.