STADI DEL SUD – Episodio 3: Stadio Renzo Barbera, Palermo
Ciao sono Andrea Morabito della redazione We Sport e questo è il terzo appuntamento della rubrica stadi del sud. Oggi siamo nel capoluogo siciliano dove tra il mare e il Monte Pellegrino, sorge uno degli stadi più iconici del meridione: il Renzo Barbera, casa del Palermo Football Club.
Edificato nel 1931 su progetto dell’architetto Santangelo, fu inaugurato il 24 gennaio 1932 con in più la disputa di una partita ufficiale tra le mura amiche, quella del campionato di Serie B fra il Palermo e l’Atalanta, gara vinta dai padroni di casa per 5-1. Tutto questo preannunciò la prima storica promozione in A, che sarebbe arrivata al termine della stagione. Il primo nome dell’impianto fu “Littorio” perchè ai bordi del campo era inizialmente presente una pista di atletica leggera, sulla quale venivano organizzate parecchie edizioni dei “Littoriali”, competizioni organizzate dal regime fascista mirate a promuovere l’ideologia fascista tra i giovani. L’impianto fu ribattezzato il 27 giugno 1937 per essere intitolato a Michele Marrone, ex calciatore del Palermo e ufficiale dei Bersaglieri. Negli inizi del secondo dopoguerra, l’impianto prese la denominazione di Stadio La Favorita, dal nome della tenuta di Ferdinando I di Borbone all’interno della quale sorge.
Il 18 settembre 2002, lo stadio viene intitolato a Renzo Barbera, presidente del Palermo nel decennio 1970-1980. Il suo primo appuntamento calcistico internazionale fu nel 1952, quando vi giocò la Nazionale di calcio italiana per la prima volta nell’incontro valido per la Coppa Internazionale; vi si svolsero gare del mondiale 1990, la finale della Supercoppa UEFA 1996 tra Juventus e Paris Saint Germain, e più recentemente gare di qualificazione della Nazionale italiana per Europei e Mondiali. Fuori dall’ambito sportivo e fin dagli anni settanta ospita eventi musicali con vari artisti nazionali e internazionali di rilievo inoltre ricevette la visita di papa Giovanni Paolo II nel 1995.
In più di 90 anni di storia, lo stadio ha subito sei grandi cambiamenti architettonici:
Nel 1932 il primo stadio inaugurato era composto da un campo centrale in erba ed una pista d’atletica a bordo campo. Il pubblico era sistemato in tribuna coperta, ed in gradinata, le due curve non avevano posti a sedere. Nel 48′ lo stadio viene completamente rivoluzionato: scompare la pista d’atletica e vengono allungate tribuna e gradinata fino ai limiti del campo. Altra modifica sostanziale è la costruzione delle vere curve, con tanto di posti a sedere ampliando la sua capienza per un totale di 40 600 posti. Nel 1984 viene costruito il secondo anello attorno alle curve e alla gradinata mentre la tribuna rimane invariata per mantenere la copertura di cui era provvista. Vi è un netto aumento della capienza che, sale fino a quasi 50 000 spettatori. Vengono inserite ai quattro angoli della struttura altrettante torri faro per le partite in notturna. L’ultima modifica sostanziale avviene prima del Mondiale di Italia ’90. Viene completamente ricostruito buona parte dell’impianto, il secondo anello viene abbattuto e ricostruito delle stesse dimensioni dell’anello inferiore.Tra le migliorie si hanno la nuova copertura per la tribuna, le postazioni per la stampa e le autorità e l’inserimento tra i due anelli delle curve di schermi orizzontali monocromatici, che resteranno attivi per una decina di anni. In virtù delle nuove leggi sulla sicurezza scompaiono i posti in piedi e di conseguenza i posti diminuiscono e diventano 36 422. Con la partecipazione alle coppe europee viene creato un settore ospiti completamente chiuso e un tunnel coperto per i tifosi ospiti. Nel 2010 durante l’estate vengono installati seggiolini con spalliere in tutti i settori, per rispettare le disposizioni UEFA per partecipare all’Europa League.
Indimenticabile per i tifosi rosanero, la gara del 12 maggio 1985 contro il Messina. L’impianto registrò il tutto esaurito con più di 50000 spettatori. Il Palermo vinse 1-0 al 90′ grazie alla rete del giovanissimo Antonio De Vitis, subentrato a 20 minuti dal termine. La correzione dell’attaccante leccese sulla conclusione di un compagno, portò i tre punti ai padroni di casa e la promozione in Serie B. Altrettanto storica la data del 29 maggio 2004: il Palermo affronta la Triestina: una vittoria significa promozione matematica in Serie A. Nel giro di 10 minuti Luca Toni, con due bellissimi colpi di testa, porta il risultato sul 2-0. Nella ripresa gli ospiti accorciano le distanze ma all’82′, grazie ad una bella girata di destro di Emanuele Filippini, la formazione di Guidolin porta il risultato sul definitivo 3-1 regalando al mondo rosanero, il ritorno in Serie A dopo 31 anni.
Anche stavolta il nostro viaggio termina qui. È tutto da Andrea Morabito e dalla rubrica Stadi del Sud. Metti segui sui nostri canali social e commenta qui sotto con lo stadio che vorresti vedere nel prossimo appuntamento.
Articolo a cura di Andrea Morabito


