ASD Acireale Calcio – Video Tribute

Ricominciare, costruire, programmare. La stagione dell’Acireale è stata costantemente alimentata dalla necessità di rispondere a queste tre, imprescindibili esigenze. Dal gioco più bello del girone ai punti persi in tribunale, la formazione di mister Pagana ad oggi ha un piatto bilanciato di rimpianti e certezze.
La vittoria al San Filippo contro l’Acr Messina, è stata ribaltata da una sentenza, l’impresa di Palermo, invece, nessuno la potrà cancellare. Fotografia indelebile scolpita nella mente e sul cuore dei tifosi, consapevoli di avere tra le mani un organico abbondantemente all’altezza della situazione. Non ci fossero state le penalizzazioni, d’altronde, la squadra navigherebbe indisturbata al terzo posto.
Da qui bisognerà ripartire, quando l’emergenza coronavirus sarà finita, e soprattutto, il prossimo anno. Il progetto creato intorno a Pagana nasce dalle ceneri del Siracusa e merita fiducia anche per il futuro, non solo quello immediato. Proprio da Siracusa, in estate, oltre all’allenatore era arrivato anche Rizzo, elemento pregiato, poco affine a una categoria che non rende pienamente giustizia all’elevata qualità del calciatore. Savanarola è l’idolo del Tupparello, ha girato la Sicilia, poi è tornato a casa riscoprendo se stesso, ritrovando verve e colpi dei giorni migliori. Accanto alle chiocce, pure i giovani crescono bene: Alessandro Arena, classe 2mila, è sbarcato da Marina di Ragusa dimostrando di avere la personalità per stare con i grandi. Non a caso sul cartellino spunta la scritta Calcio Catania.A un simile mix, sarà la società a dover garantire la possibilità di esplodere definitivamente, confermando di essersi messa alle spalle i fantasmi di un passato burrascoso, quando furono addirittura i tifosi, mani in tasca a mettere sul tavolo soldi e amore per salvare il calcio alle pendici dell’Etna.
La strada è tracciata, la ricetta è sul tavolo e gli ingredienti abbondano. Non si stupisca nessuno se il domani si tingerà di granata.